Sepoltura o cremazione: le ragioni di una scelta
La scelta di una sepoltura è sempre un momento difficile, non solo perché è un momento doloroso, ma anche per le notevoli incombenze che porta con sé:
definizione del luogo che accoglierà le spoglie del defunto;
sepotura tradizionale o tumulazione in nicchie cimiteriali o in tomba di famiglia;
richiesta di documenti per la sepoltura o per la cremazione;
costi del funerale.
Dopo il decesso, generalmente, l'estinto viene seppellito nel cimitero della città di appartenenza, oppure, presentando apposita richiesta, in un cimitero diverso.
La sepoltura tradizionale prevede l’inumazione per la durata di 10 anni non rinnovabili; diversamente, si può tumulare la salma in nicchie cimiteriali o in tomba di famiglia. La cremazione prevede, invece, la tumulazione della salma cremata in ceneri in celletta cineraria o in tomba di famiglia; in alternativa alla tumulazione delle ceneri, si può conservare l’urna cineraria presso la propria residenza o attuare la dispersione secondo la normativa.
I documenti per chiedere la sepoltura o la cremazione seguono contestualmente al funerale, possono essere richiesti direttamente dai parenti o, con delega, da una impresa funebre autorizzata all’esercizio dell’attività.
I costi, ultimi ma non per importanza, rappresentano il motivo principale nella scelta della cremazione. Secondo il Codacons, negli ultimi tempi, si è registrata nel nostro Paese una crescita molto forte della cremazione (+25%), grazie alla legge approvata pochi anni fa. Si sceglie la cremazione perché costa molto meno rispetto all’inumazione a terra e alla tumulazione in loculo o tomba di famiglia; generalmente, i risparmi sono nell’ordine delle migliaia di euro. Ne consegue che proprio perché meno costosa la cremazione vive un boom di richieste destinate a crescere nel prossimo futuro.
Facendo un raffronto con gli altri paesi, si nota che i tassi della cremazione hanno superato quello delle sepolture: negli Stati Uniti sono abbondantemente in crescita, in Giappone sono quasi la totalità per ragioni culturali, ma anche in Paesi di aree diverse come Regno Unito, Repubblica Ceca o Slovenia, il tasso è molto alto: quasi 8 defunti su 10 vengono cremati. In Europa la media è del 40%. I numeri italiani sono molto lontano da quelli degli altri paesi, da noi le percentuali delle cremazioni sono il 14,3% (media nazionale) rispetto alle sepolture, ma la tendenza è diffusa. Le regioni più convinte sono quelle del centro nord, ma la tendenza è in crescita anche al sud, dove le resistenze a tale tipo di scelta sono dovute soprattutto a fattori culturali e di tradizioni.
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